Con l’inizio del nuovo anno, sono arrivate le prime bollette frutto della crisi energetica. Prezzi aumentati ovunque fino al 55% su luce e gas e consumatori doppiamente batostasti. Già, perché come se non bastassero i rincari sulle utenze private, i cittadini si trovano a dover pagare in parte gli aumenti anche di quelle aziendali. Basta recarsi in un qualsiasi supermercato per rendersi conto che la tendenza dei prezzi è quella di correre verso l’alto e certamente questa fase di aumenti generalizzati non vedrà la fine tanto presto.
Cosa fare, quindi, per tutelarsi il più possibile dall’inevitabile caro bollette?
I fondi stanziati dal Governo Draghi
Con l’arrivo dell’anno nuovo, il governo Draghi ha stanziato ben 5,5 miliardi di euro per aiutare famiglie e imprese nel primo trimestre del 2022. Da uno studio della CGIA, però, il tasso di copertura delle spese previste per tutto l’anno in corso sarebbe di poco superiore al 6%. Una goccia nell’oceano insomma, che può solo parzialmente mitigare i incari delle bollette.
Inoltre, il Governo ha inserito in Manovra dei bonus, ovvero degli sconti, per le fasce più deboli della popolazione. Grazie a questa iniziativa, gli aumenti saranno meno salati per:
- Nuclei familiari con massimo 3 componenti e Isee inferiore a 8.265 euro;
- Nuclei familiari con 4 o più componenti e Isee sotto i 20.000 euro;
- Chi riceve il reddito o la pensione di cittadinanza;
- Malati gravi che devono utilizzare apparecchiature salvavita.
Gli sconti in bolletta ammontano a 128 euro per i nuclei composti da massimo 2 persone che diventano 151 euro per quelli formati da 4 persone, fino a raggiungere i 177 euro per le famiglie più numerose. Gli importi di sconto riferiti alle bollette del gas, invece, variano a seconda delle modalità di utilizzo e della zona climatica in cui si risiede.
Per scoprire se il bonus è stato inserito nella fattura è importante leggere in bolletta la voce “Dettaglio fiscale” e cercare in quella sezione se lo sconto è stato correttamente applicato.
Come difendersi dal caro bollette
La domanda che tutti coloro che non hanno diritto al bonus governativo si fanno è la stessa: “E io come mi difendo dai rincari?”. Al di là di improponibili consigli su un minor utilizzo di luce e gas, l’unica via per poter risparmiare qualcosa è valutare quale sia il fornitore di energia e gas più conveniente per le vostre esigenze.
È importante sapere, innanzitutto, che il cambio fornitore per il mercato libero è totalmente gratuito, non esistono penali da pagare nel passaggio mentre verrà addebitato un bollo del valore di 16 euro per chi volesse tornare al mercato tutelato. Cambiare fornitore non implicherà nemmeno l’interruzione della fornitura e non andrà sostituito il contatore. Per una decisione consapevole è importante sapere che nel mercato tutelato il prezzo viene stabilito direttamente dall’Autorità e cambia ogni 3 mesi, mentre nel mercato libero è lo stesso fornitore a decidere il prezzo. Spesso, quindi, le offerte pensate per il mercato libero vengono bloccate per 12 mesi proprio per attirare un numero più alto di clienti e, in un periodo di continui rincari come questo, possono diventare particolarmente convenienti. Per trovare il fornitore col prezzo più basso potete utilizzare uno dei tantissimi comparatori presenti in internet, da segugio.it a facile.it e comparare i costi delle diverse offerte.
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